Se pensi che l’inverno nella tua zona sia freddo, dai un’occhiata alle foto scattate da un fotografo neozelandese nel villaggio di Oymyakon, nell’est della Siberia.
Oymyakon è considerato il luogo più freddo del mondo, con temperature che scendono fino a -71,2 °C. Questo record di freddo è stato registrato nel lontano 1924.

Gli abitanti di Oymyakon, di solito, si abituano a temperature invernali intorno ai -50 °C.
Il fotografo neozelandese Amos Chappell ha deciso di fare un viaggio di due giorni in questa zona estremamente fredda per documentare la vita quotidiana di Oymyakon.
Ha ammesso che la sua principale preoccupazione non era tanto il gelare lui stesso, ma piuttosto il rischio che la sua macchina fotografica smettesse di funzionare in condizioni di freddo così estreme.

La temperatura media invernale a Oymyakon si aggira intorno ai -50°C, con il record di -71,2°C registrato nel 1924.
Queste cifre sono incredibili, soprattutto se confrontate con le temperature nella zona più calda del mondo, dove possono superare i 70 gradi.
La posizione geografica di Oymyakon è una delle principali cause di queste temperature estreme.
Situato in una valle fluviale circondata da montagne, il villaggio è esposto a masse d’aria fredda che scendono dalle montagne durante la notte e si accumulano nella valle.

Inoltre, l’altitudine contribuisce al freddo, poiché generalmente più alta è l’altitudine, più basse sono le temperature.
Il nome “Oymyakon” deriva da una parola Evenki che significa “sorgente che non si ghiaccia” o “luogo in cui i pesci trascorrono l’inverno”.
La presenza di una sorgente vicina al villaggio ha probabilmente contribuito all’insediamento umano in questa zona, poiché i residenti locali hanno imparato ad adattarsi rapidamente alle estreme condizioni di freddo.






