Una foto può racchiudere il destino di intere vite.
È una storia che risale a circa vent’anni fa, quando il fotografo americano John Curry si trovava in Africa, esplorando uno dei paesi più impoveriti, la Somalia.
Mentre percorreva le strade polverose del quartiere, la sua macchina fotografica catturava ogni istante di vita, ogni piccola emozione.
È stato allora che ha notato una giovane ragazza seduta per terra, un’immagine che sembrava gridare la sua storia al mondo.
John non ha esitato e ha scattato una foto, rapito dalla sua bellezza e dall’aura di dignità che emanava nonostante la povertà circostante.
Ha deciso di regalare quella foto ai genitori della ragazza, ma ben presto ha scoperto che non era così semplice. Gli abitanti del quartiere gli hanno detto che la ragazza viveva sola, senza traccia dei suoi genitori da molto tempo.
Questa scoperta ha rattristato profondamente John, ma anziché lasciarsi abbattere, ha deciso di agire.
Senza farsi intimorire dalle difficoltà burocratiche e logistiche, John ha intrapreso le procedure per adottare la ragazza.
E con determinazione, è riusco non solo a portarla negli Stati Uniti, ma anche a offrirle una nuova vita, lontana dalla fame e dalla miseria che aveva conosciuto.
Ora sono passati ventuno anni da quel momento.
La ragazza, cresciuta in un ambiente amorevole e protetto, si è trasformata in una donna di straordinaria bellezza, una testimonianza vivente del potere trasformativo dell’amore e della dedizione.
